UNA PROVA D'AMORE - Olbia Tempio Trasgressiva

UNA PROVA D'AMORE - Olbia Tempio Trasgressiva

La vita spesso ci mette di fronte a degli ostacoli che possono stravolgerti l'esistenza, tutto sta nel modo in cui li affronti, sotto ogni punto di vista, e questo l'ho capito la settimana scorsa, quando finalmente ho preso coraggio e ho reso felice mia moglie, troppo spesso passata in secondo piano a causa di quel che mi successe un paio di anni fa. Proprio così, perché sono ormai due anni che, in seguito ad un incidente stradale poco fuori la Tiburtina, sono costretto sulla sedia a rotelle, che da allora mi ha negato molti dei piaceri della vita, compreso quello che io e mia moglie ci davamo quasi tutti i giorni a letto. Per due come noi, così focosi e passionali, passare dal fare sesso ad ogni occasione a smettere del tutto non è stato facile, ma mentre il sottoscritto si è ormai rassegnato, la povera Carla mi sembrava sfiorire ogni giorno di più; sentivo tutta la sua frustrazione e spesso la sorprendevo a toccarsi di nascosto, a riprova che di fuoco, in lei, ce n'è ancora a iosa. Alla fine non ho più retto la tensione e, in occasione del nostro anniversario, le ho confessato tutto il mio senso di colpa e le ho proposto di avverare una fantasia che ha sempre avuto, quella di avere un'avventura di una notte con una donna... speciale. Di Trans Roma ne è piena, e sovente Carla rimaneva affascinata da queste avvenenti apparizioni, ma non abbiamo mai avuto il coraggio di approcciarne una: decisi che la musica stava per cambiare, e lo sguardo d'improvviso luminoso di mia moglie mi fece capire che avevo fatto centro. Mi occupai io di tutto, organizzai l'incontro in un lussuoso albergo del centro dove, dopo una passeggiata serale, ci recammo carichi di aspettative, che si accesero quando si presentò alla porta Samantha, una visione celestiale come mai ne avevo viste: piccolina e formosa, dai tratti delicati e le movenze eleganti, appena entrò in stanza mia moglie rimase incantata, per non parlare di quando, avvicinatasi alla mia dolce metà senza dire nemmeno una parola, le prese il viso tra le mani e le diede un dolcissimo bacio sulle labbra. Il proseguo della serata fu sereno ma al contempo carico di tensione sessuale, con Carla e Samantha che, sedute fianco a fianco, parlavano del più e del meno, sfiorandosi di tanto in tanto le spalle, i fianchi e le cosce, mentre io, di fronte a loro, mi bevevo un calice di prosecco dietro l'altro.
Inaspettatamente, fu proprio Carla a rompere gli indugi e, senza esitazioni, approfittò di un momento di pausa nella conversazione e si avventò su Samantha che, sorpresa e divertita, lasciò che mia moglie la baciasse con passione mentre, con le mani, prese a esplorare con audacia ogni curva della splendida transex. Pochi secondi dopo, le spalline del vestito della nostra ospite furono abbassate, lasciando intravedere i minuscoli capezzoli scuri dei suoi seni, meravigliosamente modellati e impreziositi dalla sua delicata carnagione olivastra. I baci si prolungarono senza sosta, mentre i vestiti iniziarono a cadere, lasciando le due senza nulla addosso; se il corpo di mia moglie lo conoscevo bene, un corpo di una donna di quarant'anni che si è sempre tenuta in forma, tonico e color avorio com’era, quello di Samantha mi lasciò estasiato, morbido ma sono e proporzionato, nonostante fosse leggermente più piccolo di quello di Carla.
Quello che non mi sarei aspettato, però, era il suo membro, decisamente fuori misura se si considera la taglia della transessuale romana, membro che mia moglie lavorò sapientemente con le mani, fino ad ergerlo in tutta la sua lunghezza. Carla è sempre stata una bomba nel sesso orale, deliziarmi era per lei quasi una missione, e la stessa passione la mise nel lavorare con la bocca la fortunatissima Samantha, mentre io rimanevo a guardare, non potendo fare altro, con un misto di gelosia e di godimento, perché finalmente il mio amore aveva a che fare con qualcosa di duro, che ero sicuro l'avrebbe lasciata soddisfatta quella sera. Potevo quasi sentire fisicamente l'impegno con cui la mia dolce metà tentava di infilarsi quanta più carne in bocca, mentre Samantha le teneva la testa, spingendola con decisione sempre più in profondità tra le sue gambe, con l'espressione del suo viso che lasciava trasparire tutto il suo godimento: la mia signora ci sapeva proprio fare...
Quando finalmente Carla fu sazia, lasciò la verga della trans più dura che mai, ben lubrificata dalla sua lingua e pronta per quello che doveva seguire, ovvero una delle scopate più furiose a cui abbia mai assistito: Samantha, infatti, decise che voleva essere lei a condurre i giochi e, alzatasi di scatto, prese mia moglie e la distese con decisione sul divano, aprendole bene le gambe e mettendo le mani di Carla sulle sue stesse cosce, facendole capire che dovevano rimanere ben spalancate, se voleva tutto quello che stava per darle. Il suo bastone, infatti, era largo e nodoso, e mia moglie dovette impegnarsi per accoglierlo a dovere, anche se una volta entrato non ebbe il tempo di gustarselo lentamente, perché la nostra nuova amica iniziò a penetrarla selvaggiamente, senza tregua, con colpi decisi, profondi e ad un ritmo da subito altissimo, tanto che potevo gustare lo spettacolo di Carla letteralmente senza fiato, gli occhi leggermente all'indietro e la bocca deliziosamente spalancata.
Samantha è una che sa il fatto suo, le cose le fa per bene ed era venuta attrezzata, così, dopo essersi finalmente staccata da mia moglie, lasciandola stesa sul divano, ancora in estasi, tirò fuori da una borsa uno strap on nuovo di zecca e, dopo averlo dato a Carla, mi fu chiaro che era il turno della mia dolce metà passare all'azione, cosa che lei fece con grande entusiasmo, indossandola e facendo mettere la trans a novanta con un leggero schiaffetto sul suo stupendo sedere. Non avevo mai visto mia moglie in queste vesti, e devo ammettere che si comportò divinamente, assestando a Samantha colpi decisi e ritmati, con somma gioia della nostra ospite. Addirittura Carla iniziò a maneggiare l'arnese della transex, il tutto mentre non smetteva di deliziarla da dietro, con una coordinazione che mi sorprese e mi infiammò come non mai: se sono fossi stato in grado, mi sarei unito alle due con una foga mai sperimentata, ma tutto ciò che potevo fare era osservare il bellissimo siparietto e godere di ogni piccolo particolare, cercando di imprimermelo nella mente: l'ansimare di Samantha, il labbro inferiore di Carla, morso per la concentrazione, i loro piedi che si incrociavano frenetici, cercandosi, le mani della trans che stringevano il cuscino...
Quando l'ho contattata su un sito di annunci di Roma, la transex mi è subito sembrata solare e spigliata, intrigata sin da subito da questa situazione, specialmente quando le ho inviato qualche foto di Carla si è detta entusiasta ad incontrarci, non immaginavo però che si sarebbe divertita così tanto: chapeau, mogliettina mia... Minuto dopo minuto, Samantha gemeva sempre più forte, ormai non poteva resistere molto al lavoro su due fronti di Carla, che però voleva addosso a sé il frutto di tutti i suoi sforzi, così, quando intuii che non mancava molto, fece girare la nostra amica e, non più di due secondi dopo, ricevette tutti i suoi abbondanti schizzi sulle sue meravigliose curve, che tanto avrei voluto ancora per me, bagnandole copiosamente e facendosi strusciare addosso l'arnese da Samantha, per cospargersi quanto più poteva di quel caldo miele, che testimoniava quanto era stata brava a lavorarselo.
Esauste e soddisfatte, si avvicinarono a me e iniziarono a baciarsi profondamente a pochi centimetri dal mio viso, sempre più vicino, fino a coinvolgermi nei loro giochi di lingua, tutti e tre come una cosa sola, che lentamente rafforzava una complicità che fin dai primi istanti era stata totale. La serata sarebbe anche potuta concludersi qui, ma a Samantha venne la brillante idea di portarci a cena fuori, per recuperare le energie spese con mia moglie, e fu proprio davanti ad un buon piatto di pasta che programmammo il successivo incontro, che di lì a qualche sera avrebbe di nuovo portato tutti e tre in estasi...

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