• Pubblicata il
  • Autore: MARTINA TURNER
  • Categoria: Racconti lesbo
LA SORELLA DI MIO MARITO – 1^ puntata – Sassuolo (MO) - Olbia Tempio Trasgressiva
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LA SORELLA DI MIO MARITO – 1^ puntata – Sassuolo (MO) - Olbia Tempio Trasgressiva

Ho conosciuto mio marito Lele subito dopo aver finito il liceo, alla festa di compleanno di un'amica comune. All'inizio ero molto timida, ma lui era molto loquace e affascinante, il che mi ha reso facile parlare e stare bene con lui. Quella notte abbiamo chiacchierato per ore e poi mi sono maledetta per non avergli chiesto il suo numero di telefono. Non ero molto fiduciosa e pensavo di non rivederlo più, ma con mia sorpresa ho ricevuto una sua chiamata il giorno successivo.
Aveva intervistato alcune persone che erano state alla festa fino a raggiungere una mia amica che gli aveva prontamente fornito il mio recapito. Non avevo mai avuto un ragazzo fisso prima di allora, solo qualche avventura, ma Lele era tutto ciò che mi aspettavo fosse. All'epoca aveva 22 anni e io 19. Aveva un lavoro a tempo indeterminato come elettricista e il più sfacciato sorriso del paese. Fatto sta che mi sono innamorata di lui poche settimane dopo averlo incontrato. Ricordo che pensavo fosse il perfetto prototipo del buon marito.
Era alto, atletico, belloccio, aveva gli occhi verdi e andavo d'accordo con la sua famiglia. Mi aveva perfino confidato che voleva comprare una casa e avere dei figli. Siamo usciti insieme per tre anni mentre io studiavo all'università. La nostra relazione non era così fisica o affettuosa come desideravo, Lele era il tipico tradizionalista, e anche se era affidabile e molto gentile, non era mai molto affettuoso e i nostri rapporti sessuali erano sempre sbrigativi e monotoni. In più, io non potevo prendere la pillola perchè i miei genitori volevano che arrivassi vergine al matrimonio, e lui non riusciva a mettere il preservativo perchè se lo faceva gli diventava subito moscio. Perciò si trattava sempre di masturbazioni, pompini e leccate di vagina. Solo una-due volte alla settimana si degnava di incularmi. Mi piaceva un casino, ma lui non approvava molto perchè era una pratica “contro natura”.
Ci siamo sposati quando ho finito l'università. Durante la cena per festeggiare la laurea, mi ha chiesto in moglie di fronte a tutta la mia famiglia e i miei amici. I miei genitori erano elettrizzati e io non me la sentivo di deluderli.
Dopo un matrimonio e una luna di miele al risparmio (a Cesenatico... che culo!!!), Lele ha comprato una casa con il mutuo e abbiamo iniziato a vivere insieme e a scopare anche in figa senza preservativo, ma sempre in modo sbrigativo e monotono. Dopo 6 mesi non ero ancora rimasta incinta, allora abbiamo fatto delle analisi e abbiamo appreso che io avevo una malformazione ovarica e, per provare ad avere dei figli, avrei dovuto fare la fecondazione assistita. Per lui è stato un duro colpo, e le nostre scopate monotone sono diventate anche poco frequenti.
CONTINUA

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